mercoledì 23 novembre 2016

L’albero invisibile

Nell’antica Roma, che gli storici chiamavano Brindisi, sorgeva al centro del Colosseo, ma fuori, il famoso albero invisibile.
Nato da un seme magico trovato in un antico tablet di pietra, l’albero era entrato ormai nella mitologia. 
Quanti turisti pagavano i pedaggi per vedere l’albero invisibile.
Il comune guadagnava un sacco di soldi da questo albero magico che nessuno vedeva.
E tutti i paganti pedanti volenti e nolenti a guardare l’albero a naso in su, senza vederlo.
Masse di gente a guardare il vuoto.
Alto era alto, ma invisibile era invisibile.
Carlo Panino, un ragazzo muscoloso con un enorme petto di pollo sviluppato in palestra, decise di sfidare la gente con la testa per aria dicendo L’ALBERO NON ESISTE. GUARDATE, ORA LO TAGLIO CON LA MOTOSEGA E VEDRETE CHE NON SUCCEDE NIENTE, PERCHE’ L’ALBERO NON ESISTE! AVETE CAPITO?
NON ESISTE! TURISTI, VE LO RIPETO IN INGLESE: MASASHI KISHIMOTO!
Così Carlo Panino afferrò la motosega e tagliò l’albero che gli cadde addosso, procurandogli un bernoccolo invisibile ma una morte constatabile.

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