lunedì 8 giugno 2015

La maestra birichina.

Tutti i bravi bambini che studiano si meritano la tanto sudata promozione e ovviamente anche un po’ di deodorante.
I bambini cattivi invece, o quelli più somarelli, meritano botte, bacchettate, mazzate sulle gengive, legnate e note sul registro.
Nella scuola "Aldo Maria Cospirazionale" dedicata all'illustre scopritore di modelle, i bambini erano tutti somari, proprio perché pensavano solo e soltanto ai giocattoli e al denaro.
La maestra Ludovica Malaparata era costretta a usare le maniere forti, a partire dal semplice rimprovero al bidello financo all'utilizzo del gesso per scrivere sulla lavagna.
Metodi poco ortodossi che le valsero il soprannome di “Maestraccia”.
Un giorno però un bambino ripetente e particolarmente indisciplinato le fece perdere la pazienza talmente tanto che fu costretta a togliergli la parola togliendogli la bocca. E, giusto per non far sentire il resto della classe esclusa dal gioco, a togliere le bocche a tutti i bambini boccamuniti.
Nella scuola, finalmente, ritornò la pace per anni.

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