mercoledì 31 ottobre 2012

Franco Fango e la città senza abitanti.

La vecchia cittadina di Passerotto era famosa in tutto il mondo per il numero dei suoi abitanti.
1.
Per cui diciamo pure che la vecchia cittadina di Passerotto era famosa in tutto il mondo per il numero del suo abitante.
1.
Il suo nome era Franco Fango.
Il suo cognome era il più diffuso in città.
Tutti lo avrebbero conosciuto, se ci fossero stati, ma non c’erano, per cui non potevano conoscerlo.
Se qualcuno, anche di passaggio, anche per puro caso, fosse passato di lì, l’avrebbe conosciuto, ma non passava nessuno.
Non c’erano strade, né palazzi.
Solo la sua casupola in terracotta.
Franco Fango era veramente atterrito dalla situazione.
Un giorno si ammalò e una rana socievole gli portò uno sciroppo magico.
La rana in realtà non era socievole, ma un raro esemplare di Rana Sicario, una  specie diffusa nella vecchia Europa.
Tutti gli abitanti del paese, tranne Franco fango, corsero ad ammirarla.

mercoledì 17 ottobre 2012

Il sire ranocchio

Tutti hanno un capo nella vita.
Operai, braccianti, manovali, tecnici e operai eseguono gli ordini di chi ha più potere e ne sa più di loro, tranne i fabbri, che sanno già tutto e giustamente non accettano consigli nemmeno dagli sconosciuti.
Nel regno di Barbagia il capo del popolo era un ranocchio dal nome Cartesiano, il quale con sommo gaudio e piacere aveva ereditato il regno dal suo folle padrone, il re Quadrato Cateto.
Morto di tifo calcistico, il re lasciò tutto il regno al ranocchio, il quale ad ogni richiesta e decisione rispondeva con un Cra, gonfiando la gola e facendo un salto da campione.
Un giorno tutta Barbagia, per quanto stranita dalla situazione, decise che era giunto il momento dell'investitura ufficiale, organizzando un palio degli anelli in onore del nuovo sire e forgiando una piccola e brillante corona costruita appositamente per lui.
Magistrale fu il banchetto a base di pesce e cacciagione, ma il re tardava ad arrivare, finché un suddito non lo riconobbe nel suo piatto, fritto e impanato alla Veneziana.
La solita fine di quasi tutti i re!
Ma la panatura era ottima e nemmeno tanto grassa.

mercoledì 3 ottobre 2012

Davide il pescatore.

C'era una volta un giovane pescatore corteggiato da molte fanciulle, di qualunque sesso.
Davide era il suo nome e ogni mattina prendeva canna e attrezzi e si recava al lago, dove pescava il necessario per vivere, dalle Anze alle Ulle.
Era esperto nella pesca della Razza a muso porcino, specie di anguilla che rivendeva a poco perché cibo povero e immangiabile sebbene ricco e commestibile.
Una mattina, dopo aver pescato in abbondanza decise di fare un bagno in acqua.
Le fanciulle che studiavano storia e geografia sulle rive del lago, alla vista di questo splendido ragazzo senza vesti, arrossirono dall'imbarazzo.
Una di loro, in preda a forti palpitazioni, prese fuoco e morì.
Alle altre non rimase che unirsi alla sua morte per la solita banale solidarietà femminile.

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