lunedì 5 novembre 2012

Il forestiero nel regno di Manubria.

In un tempo molto lontano, quando ancora non c'era l'aereo, il telefono, il sugo e la manovella, nacque il regno di Manubria, un oasi di pace e di serenità.
Ma un'oasi vera, non di quelle che ti avvicini e poi scompaiono.
Nel regno di Manubria tutti viaggiavano su grossi mezzi con due ruote mossi da una catena collegata a due pedali, un'invenzione straordinaria del genio del regno, il grande Sirtano Mammaliturchi.
Un giorno arrivò nel borgo un forestiero venuto da ancora più lontano.
Mille feste e convenevoli furono organizzati per il viandante pellegrino.
In suo onore fu ucciso il miglior capretto, furono sgozzati fior di agnelli e evirati tutti gli uomini del borgo.
L’intero paese era in festa per la venuta dello straniero.
Il forestiero, incuriosito dai mezzi di locomozione utilizzati nel borgo, disse: Ehi, che belle biciclette!
Il genio del regno, il grande Sirtano Mammaliturchi, trasalì, accorgendosi che quel mezzo spartano eppur funzionante aveva già un nome e dunque anche una probabile altrui primogenitura.
Dallo sconforto accese la tv e si uccise guardando un programma della domenica pomeriggio.

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