venerdì 22 maggio 2015

Il gambero che voleva andare avanti.


C’era una volta un gambero giovane, di quelli che li vedi per strada che indossano le cuffiette, i pantaloni a vita bassa che fanno tendenza e portano le mutande di fuori che sennò gli amici ti giudicano male.
Era un gambero davvero forte, di quelli che non gli daresti una lira ma magari una casa gliela potresti anche intestare.
La cosa bella del gambero era che era stanco di andare indietro.
Lui era giovane e guardava avanti.
Era in tutti i centri sociali, guardava MTV, aveva il casco aerografato, truccava all’ultima moda i motorini finché divenne sindacalista, poi progressista, fino a quando arrivò a guidare la marcia che portò alla controriforma del ’19 e al congresso dei gamberi, che sancì a gran voce la sua morte.

mercoledì 6 maggio 2015

La capanna bandonata.

La fattoria di mastro Liborio era la più frequentata da tutti i mungitori di vacche della valle.
Il loro latte era veramente buono, ma buono per davvero, non quelle cose che le assaggi e dici che non sanno di niente.
Buono proprio.
Ragion per cui i caseifici facevano a gara per accaparrarselo, cosa di cui la politica sta ancora discutendo.
Da esso si producevano mozzarelle, burrate, ricotta, latte, ricotta, burrate e mozzarelle al liquore, una gustosa specialità della Latteria di Gianna Marianna, in via Ponticello al civico 2.
Prezzi modici e cortesia da vendere.
Una forte scossa di terremoto però, unita ad un tornado ferocissimo e ad un maremoto tremendo, devastarono la zona travolgendo la fattoria di mastro Liborio, vacche e mungitori.
La capanna rimase dapprima abbandonata, poi invece rimase bandonata, la cosa peggiore che possa succedere ad una catapecchia.
Fu per questo che la catapecchia, che già il nome non è bellissimo, si suicidò gettandosi giù da un dirupo anch’esso bandonato.
Una fine tragica ma divertente, se si pensa alla scena ripresa per intero e trasmessa in tv con le risate di sottofondo.

Scopri il profilo del tizio che ha scritto questa roba orribile!

Translate