giovedì 13 dicembre 2012

Orti, pascoli e pecorelle.

I pastori, contrariamente a quanto si dice sulle riviste di gossip, sono persone per bene.
Il pastore Geremia, ad esempio, era sempre stato rispettoso, educato e mai, dico mai, fuori posto.
Si diceva che era a casa, ed era effettivamente a casa.
Si diceva che era in bagno, e se si andava a verificare era effettivamente in bagno.
Un portento, dunque, con un bel gregge che lo seguiva in ogni luogo.
Per i prati, su per le montagne, giù per le vallate e i pascoli sterminati, ma anche in camera da notte e in cucina.
Era un gregge molto affezionato.
Finché un giorno non si trovò a pascolare nell’orto malefico.
Perché quell’orto si chiamasse “malefico” nessuno lo capì, a parte le pecore: dopo averne brucato decisero improvvisamente di portare tutte il segreto nella tomba.

6 commenti:

  1. Ho scoperto il tuo blog attraverso "Scrittori precari" - lo trovo delizioso!

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  2. E io attraverso Paolo. Il web è un grande bosco con i sentieri che si intrecciano. Anch'io, plagiando Paolo, lo trovo delizioso.

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