Verona era una dama che viveva nella corte del duca Avellino da Sirmione nei pressi di Napoli.
La mamma di Verona, Genova, le aveva insegnato a cucire senza filo.
Come potesse accadere questo prodigio non è dato a sapersi.
Fatto sta che ogni vestito che confezionava con le sue mani era uno splendore ricco di magia.
Una sera Verona e Avellino da Sirmione furono invitati a Sirmione alla grande festa tenuta nella tenuta del conte Massa Carrara.
Preparò per sé un vestito lungo e per il duca un vestito lungo, dato che era inverno pieno e freddo freddo.
Così, Verona di Genova, da Napoli, partì con Avellino da Sirmione per Sirmione verso Massa Carrara.
Quella sera tutto era stupendo a parte il fulmine che colpì Verona facendola cadere rovinosamente su Avellino e provocando la tragedia che tutti noi possiamo immaginare.
E anche nel mezzo dell'incazzo più incazzoso, le fiabe brevi strappano un sorriso. Proprio perché finiscono malissimo.
RispondiEliminaMa tu non devi incazzarti. Come diceva il saggio, "dopo i lampi arriva sempre il tuono".
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