In Renania viveva un drago felice da almeno milleduecento generazioni.
Dalla felicità sputava fuoco ovunque, cosa che costrinse la gente a costruire un paese ignifugo.
Non fu facile perché il drago sputava un fuoco davvero caldo, non come i fuochi normali che si sentono in giro quando si cammina.
Questo fuoco era davvero bollente, roba che ci si poteva anche bruciacchiare.
Tutti temevano il drago, tranne Rocchino, il bimbo buono e ignifugo, che amava parlare col drago senza sosta o divieto di fermata.
Davvero un drago, il bambino che parlava col drago.
Il bimbo Rocchino gli strinse anche la zampa in segno di amicizia.
La cosa però fece infezione e il drago morì di colpo.
Proprio da un momento all’altro.
Così.
ah i bambini di una volta: loro si ce erano ignifughi! (o ignifunghi volendo!)
RispondiEliminai bambini di una volta sono i nuovi anziani.
RispondiEliminaper quello il drago è morto. La vecchiaia fa morire. Anche i draghi. Incredibile.
RispondiEliminaMikey, come ben sai, i draghi muoiono anche per mancanza di pensione.
EliminaOh si. Lo so bene. Il mio povero drago era nonno, o viceversa non ricordo.
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